lunedì 9 giugno 2008

ART DE TROBAR – ART D’ENTENDRE. Saggi di poietica e ermeneutica (da Guilhem de Peitieus a Dante Alighieri)












Rectŏr Magnĭfĭcus
Lībĕrālĭum Martĭālĭumque Artĭum Ăcădēmīae Augustae Trēvĕrōrum





Sonyae Heifez
Lībĕrālĭum Martĭālĭumque Artĭum Măgistra



phĭlŏlŏgĭa (φιλολογία) 1 passione per gli studi letterari o scientifici, amore per la cultura 2 filologia, attività di critica e interpretazione dei testi.


La critica dantesca [trovadorica] procede generalmente
senza direttive certe e senza vera preparazione scientifica…
Lo studio di Dante [dei trovatori] è davvero una cosa seria,
che richiede come pochi altri studi vasta preparazione e
lunghe meditazioni… Giova poco far libri su libri di critica,
invece di studiare direttamente le fonti [latine e] medievali
per rendersi familiari il pensiero e il sentimento di quei
tempi e il linguaggio in cui pensiero e sentimento si
manifestano [Michele Barbi 1935]


prologo


Desocupado lector: il libro di cui stai leggendo l’incipit è opus in fieri che uscirà (on-line e a stampa) nel corso di questo anno, esattamente 25 anni dopo la pubblicazione della mia Dialektik des trobar 1983, disponibile per ora soltanto in tedesco (tre traduttrici [ingl. fr. it.] hanno gettato la spugna) e perciò consultato e citato di un modo adeguato solo, per dirla con Salvatore Battaglia, dai ‘pochissimi eletti’.


[...]




minima (h)ermeneutica

[riassunto di Gruber Dialektik des trobar 1983, pp. 1-21]


Del vers vos dic que mais en vau
qui ben l'enten e n' a plus lau [Guilhem de Peitieus]


Einen Text als Text ablesen können, ohne eine
Interpretation dazwischen zu mengen, ist die
späteste Form der 'inneren Erfahrung' - vielleicht
eine kaum mögliche [Friedrich Nietzsche]

[Leggere un testo come testo senza frammischiarvi una
interpretazione, è la forma più tardiva dell 'esperienza
interiore' - forse una forma appena possibile।


Ogni messaggio (leu plan prim clus…) il ricevente [lettore, filologo] lo può decifrare [capire] soltanto secondo la sua intelligenza limitata e non per il modo dell' emittente [trovatore] e ancora meno per il modo del messaggio [vers, canso, sirventes...].

receptum est in recipiente per modum recipientis et non per modum dantis [Dantis - Guihelmi - Marcabruni - Arnaldis…], doctŏr ūnĭversālis dixit;

neanche il genio superumano (über-menschlich) di Dante Alighiri [Guilhem de Peitieus - Marcabru - Arnaut Daniel…] era capace di comprendere (com-prĕhendĕre) le sue composizioni per il loro modo, ma soltanto secondo il modo della sua intelligenza malgrado tutto limitata.

Soltanto una intelligenza illimitata (quella di un yogī illuminato per esempio che ha realizzato l'unione [yoga] suprema nell'unità brahman-ātman [als ben entendens salut!] può capire qualsiasi messaggio per il modo del messaggio.

nota bene

Valéry: « mes vers on le sens qu’on leur prête... » sarrebbe una boutade ingenua se proferta senza il sale dell’ ironia;

recte ‘mes vers ont le sens que je leur donne, et les sens qu'ils ont malgré moi. Quant aux sens qu'on leur prête, c'est aux philologues d'en juger.

Il filologo-ermeneuta deve cercare di avvicinarsi il più possibile al senso/ai sensi che l’autore/il trovatore ha dato al suo testo (vers, canso, sirventes, terzina...). Ma questo non basta:

deve cercare inoltre di attualizzare anche i sensi nascosti al proprio autore alla luce di riscontri illuminanti (hypo-logoi, hyper-logoi, syn-logoi e testi paralleli; per la terminologia vedi sotto)

Concretamente: il filologo ha l’obbligo di superare scientificamente (con una metodologia adeguata) tutte le interpretazioni anteriori, sia di modo implicito, sia migliorando o rifiutando
esplicitamente l’avvicinamento dei suoi predecessori.


Due esempi attuali:

(a) se mi occupo dell’Affaire Cornilh e più particolarmente della tornada di Arnaut Daniel, devo spiegare meglio di tutti quanti (da Canello 1883 a Riquer 1994, passando per Lavaud 1903, Toja 1961, Perugi 1978, Lazzerini 1983/89, Gruber 1983, Eusebi 1984, Bec 1984, D’Agostino 1990, Canettieri 2007) che cosa significa in ultima analisi cornar lo corn e grand dozilh /ab que trauc... rifiutando tutte le soluzioni sbagliate (e lo sono quasi tutte). [Vedi su questo sito: Giorgio Gruber: L’articolo dozilh del PSW corretto e aumentato, Jordi Gruber amb Pèire Bec: L’Affaire Cornilh – jugée par deux spécialistes plurilingues, Giorgio Gruber: La conclusione del sirventese coprolalico di Arnaut Daniel PC 29.15]

(b) se voglio interpretare la prima terzina della Comedìa di Dante alla luce di riscontri illuminanti, devo cercare sistemanticamente e/o trovare per intuizione hypo-logoi, hyper-logoi e testi paralleli latini occitanici francesi italiani ignorati da tutti quanti i dantologhi che si sono occupati dell'incipit dantesco (dai primi commentatori ai studiosi di oggi) [vedi (fra poco) su questo sito: Giorgio Gruber: Nel meçço del camin di nostra vita. L'incipit della Comedìa di Dante alla luce di riscontri illuminanti (latini, occitanici e italiani].


[...]

in preparazione (in parte già su questo sito)

(A) antics trobadors

(1) Guilhem de Peitieus PC 183.11 Pus vezem de novelh florir (edizione critica e esegesi)


(2) Marcabru PC 293.33 Lo vers comens quan vei del fau (edizione critica e esegesi) [prima stesura su questo sito]


(3) Jaufre Rudel PC 263.3 No sap chantar qui so non di (edizione critica e esegesi)


(B) trobadors clasics


(1) Bernart de Ventadorn


(2) Peire Vidal


(3) Raimbaut d'Aurenga


(4) Arnaut Daniel

(a) PC. 29.6 Chanson doill / mot son plan e prim (edizione critica e esegesi)

(b) PC 29.15 Pus Raimons e-N Trucs Malecx (edizione critica e esegesi) [prima stesura su questo sito]


(C) Dante Alighieri

(a) Arnaut Daniel personaggio di Dante e trovatore storico.

(b) Il discoro occitanico in Purgatorio XXVI


(c) Nel meçço del camin di nostra vita. L'incipit della Comedìa di Dante alla luce di riscontri latini, occitanici e italiani.


(D) appendice


(1) l’articolo dozilh del PSW corretto e aumentato [prima stesura su questo sito]


(2) Piccola antologia del metatrobar (testi di Guilhem de Peitieus, Marcabru, Jaufre Rudel, Cercamon, Bernart de Ventadorn, Peire d'Alvernha, Raimbaut d'Aurenga, Folquet de Marselha, Peire Vidal, Arnaut Daniel e compagnia bella)

(3) Metacritica: coblas e tornadas corrotte e fraintese da editori moderni


(4) Jörn Gruber: L'Affaire Cornilh (1169) jugée par un spécialiste plurilingue (in francese)

http://gruberphil.blogspot.com/

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